Incontro a cura di Giorgio de Finis
Le periferie erano tradizionalmente considerate un luogo geograficamente lontano dal centro e quindi tendenzialmente di minor qualità e valore (proporzionalmente all’allontanarsi dal centro). Anzi venivano generalmente considerate luoghi di degrado, in molti casi associato non solo agli aspetti fisici e alla carenza di servizi, ma anche alle situazioni sociali e persino caratterizzante le persone che ci vivevano. Questa interpretazione era agganciata ad un’organizzazione urbana che è stata superata. Il centro non è più uno, ma sono tanti, e al loro interno ci sono molte situazioni di degrado.
Le periferie si moltiplicano e hanno caratteri molto differenti, diventando il modo con cui si organizzano spazialmente le città. Questo permette di riconoscere come le periferie abbiano una loro complessità e una vita assai ricca e interessante, oltre alle loro contraddizioni e difficoltà. Questo obbliga ad indagare le periferie con altri occhi e con altre metodlogie, incentrate sul lavoro interdisciplinare e sul campo, spesso con un coinvolgimento nei processi in corso, in termini di ricerca-azione.
Pensando, ad esempio, alla Capitale, Roma è le sue periferie, e le periferie (nonostante lo stigma che in molti casi le colpisce) sono il luogo vitale della città, un laboratorio culturale e sociale che costruisce quotidianamente il suo vivere collettivo.
Carlo Cellamare è docente di urbanistica presso l’Università “La Sapienza” di Roma, direttore del Laboratorio di Studi Urbani “Territori dell’abitare”, direttore della rivista Tracce Urbane, membro del Collegio del Dottorato in Ingegneria dell’Architettura e dell’Urbanistica della Sapienza Università di Roma (e referente del curriculum Tecnica Urbanistica). Responsabile scientifico di diverse ricerche, a carattere nazionale e internazionale. Svolge attività di ricerca sui temi del rapporto tra urbanistica e vita quotidiana, delle pratiche urbane, dei processi di progettazione ambientale e territoriale, della riqualificazione delle periferie, con riferimento soprattutto a Roma, anche attraverso percorsi di ricerca-azione, e con una particolare attenzione all’interdisciplinarietà e ai temi della partecipazione. È promotore della rete interdisciplinare di ricerca Tracce Urbane. Tra le sue pubblicazioni: Fare città. Pratiche urbane e storie di luoghi (2008), Progettualità dell’agire urbano (2011), Fuori raccordo. Abitare l’altra Roma (a cura di, 2016), Città fai-da-te. Tra antagonismo e cittadinanza. Storie di autorganizzazione urbane (2019), Periferia. Abitare Tor Bella Monaca (con F. Montillo, 2020).
Per l’attuale emergenza sanitaria è vivamente consigliata la prenotazione e il rispetto delle norme anti Covid-19 previste dalla normativa vigente.
Teatro di Tor Bella Monaca, via Duilio Cambellotti, 1 - 00133 Roma
Ingresso € 2,00
Per prenotare contattare il numero 06 2010579
o scrivere a: promozione@teatrotorbellamonaca.it