Tra il 1952 e il 1972, il governo italiano attuò una politica di riforma agraria in alcuni centri chiave delle campagne, nota come Riforma Fondiaria. Finanziato dal Piano Marshall, il programma aveva dato la terra in possesso alle famiglie più povere, ma lo aveva fatto senza le infrastrutture necessarie per rendere sostenibili le piccole proprietà. Questo fallimento provocò una migrazione di massa nel nord industriale in via di sviluppo, e centinaia di case abbandonate. Nel 2017, il fotografo Steven Seidenberg ha iniziato a esplorare i paesaggi, la cultura materiale e le strutture rimanenti di questo fallito programma nelle vaste aree agricole della Basilicata e della Puglia. La risultante serie di immagini, oggi raccolte in volume, non è semplicemente documentaria, ma presenta i resti di queste vite assenti sotto forma di composizioni pittoriche. Queste fotografie rivelano una fragilità poetica che costringe a un’empatia primordiale.
Steven Seidenberg, fotografo americano, punta l’obiettivo sulle strutture materiali della produzione culturale e industria- le. Lavorando in serie, le sue immagini si muovono tra la ricerca di forme astratte e la documentazione: un pathos incar- nato che costringe a un’intima comprensione del punto limite dell’attività umana, dalla trasformazione del paesaggio alle reti liminali di decadenza, inosservate nel campo visivo. Oltre a The Architecture of Silence, è autore della monografia fotografica Pipevalve: Berlin (Lodima Press, 2017). Ha esposto le sue opere in Nord America, Europa e Giappone. È anche scrittore e autore di recenti opere di poesia e aforismi.